
Zona archeologica di notevole interesse storico, a qualche kilometro da Bagheria, si trova l’importante sito di Solunto, divenuto da qualche anno Parco Archeologico.
L’antica Solus fu un fiorente centro commerciale fenicio, paragonabile per importanza a Mozia e Palermo. Fondata in epoca arcaica, ebbe il suo maggiore splendore durante il IV secolo a.C. Passò sotto il dominio cartaginese e successivamente conquistata dai Romani intorno al 250 a.C. I resti visibili oggi e la struttura urbanistica del centro, risalgono proprio a quest’ultima fase.
I resti di Solunto si trovano ai piedi del Monte Catalfano, sulla costa nord-occidentale della Sicilia.
I primi scavi nella zona furono intrapresi nel 1826, ma ancora oggi proseguono studi e progetti per ulteriori espansioni dell’area destinata ai dissotterramenti.
La città antica si presentava con una forma abbastanza regolare, di cui l’arteria principale era incrociata dalle vie minori che la intersecavano ad angolo retto, a formare così la classica forma a scacchiera. I resti della pavimentazione sono ancora ben visibili, soprattutto quelli in terracotta della via principale.
Degli edifici più importanti restano ancora visibili la cosiddetta casa di Leda, il ginnasio, diverse abitazioni civili, ed un numero non indifferente di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, dato che il luogo era privo di fonti sorgive.
All’ interno abitazioni civili suscitano curiosità i resti dei dipinti su parete e i notevoli pavimenti ornati a mosaici.
Del teatro invece rimangono visibili parti delle gradinate e della scena.
Il ginnasio infine, mantiene ancora in piedi le colonne, con capitelli ionici, e parte della trabeazione.