Sperlinga e il suo Castello rupestre

Sperlinga è una piccola e graziosa città dell’entroterra siciliano.
Situata tra i Monti Nebrodi e le Madonie, distante circa 50 km da Enna, Sperlinga è una delle località siciliane che meriterebbero più attenzione da parte dei visitatori: antico borgo d’origine medievale si contraddistingue per il suo castello interamente scavato nella roccia, così come alcune costruzioni civili.
Il nome della cittadina, derivante dal greco Spelonca (grotta), si deve proprio all’ attitudine della popolazione del luogo a ricavare le proprie dimore direttamente dalla pietra nuda.
La vera attrazione di Sperlinga è il suo castello rupestre. Edificato in epoca remota da popolazioni autoctone, è uno degli esempi più esaltanti di architettura rupestre nel panorama nazionale ed internazionale.
Un tempo fortezza inespugnabile, dotata di ponte levatoio, mantiene intatto tutto il suo fascino: all’interno del complesso si possono ancora visitare le scuderie, le prigioni e gli ambienti dedicati ai numerosi fabbri del possedimento, oltre ad una serie di luoghi di culto.
In cima al castello si giunge grazie ad una angusta ma suggestiva scala composta da 80 scalini, anch’essa scavata nella roccia. Nella spianata trovavano posto le armi militari utilizzate per respingere gli assalti al castello (oltre delle cisterne usate per convogliare le acque piovane). Da qui si gode un eccezionale colpo d’occhio sul verde ancora intatto di questo scorcio di Sicilia.
Le Grotte di Sperlinga
Le Grotte di Sperlinga o Borgo Rupestre è una zona della città caratterizzata da numerose abitazioni rupestri, probabilmente risalenti a periodi preistorici. Abitate fino agli anni Sessanta, oggi sono in parte visitabili e adibite a piccoli musei locali, al cui interno sono esposti attrezzi contadini. Via Valle è un’altra parte del Paese assai suggestiva dove le costruzioni di recente realizzazione si mischiano alle grotte, formando un panorama davvero insolito.
La storia di Sperlinga
Del piccolo borgo di Sperlinga si hanno poche notizie relativamente alla sua fondazione e al periodo antico. In epoca medievale il suo poderoso castello venne sfruttato dai Normanni quale fortezze strategica sulle rotte viarie che collegavano la Sicilia centrale verso il Mar Tirreno.
Durante la Rivolta dei Vespri del 1282, la città divenne di fondamentale importanza per le sorti della Sicilia: la dinastia francese degli Angioini infatti, riuscì a trovare riparo dalle rivolte della popolazione siciliana soltanto nella fortezza di Sperlinga.
Fu l’esercito di Piero d’Aragona, l’anno seguente, ad espugnare il castello rupestre. Nei secoli successivi, Sperlinga legò il suo nome alla potente famiglia dei Ventimiglia, che vendette nel 1597 il feudo ed il Castello a Giovanni Forti Natoli, primo principe di Sperlinga.
Una curiosità è importante sapere: il dialetto di Sperlinga è famoso per aver mantenuto nel tempo gli influssi fonetici francesi, tanto da essere definito una parlata gallo-italica.