
Patrimonio dell’Unesco dal 2002 grazie al suo splendido centro storico barocco, Noto è diventata una meta apprezzata e richiesta da turisti italiani e stranieri. Situata a circa 30 km a sud-ovest da Siracusa, conserva gli esempi più limpidi del barocco siciliano.
Nel 2007, dopo sette anni di restauro è tornata al suo antico splendore la Cattedrale. Per chi si trova in Sicilia nel mese di Maggio, imperdibile l’infiorata, evento floreale tra i più belli e colorati d’Italia.
Noto venne ricostruita sulla collina del Meti, da cui si gode un ottimo panorama sulla pianura del fiume Tellaro e sulla costa.
Ricostruita in due agglomerati diversi, si distingue in Noto bassa e Noto alta. La prima, più elegante, avrebbe dovuto ospitare le autorità politiche e religiose; la seconda invece avrebbe ospitato il popolo.
L’arteria principale è Corso Vittorio Emanuele, intervallato da tre piazze, tra cui Piazza Municipio, il cuore del centro storico. Al centro storico si può accedere da est, da Viale Marconi passando per la Porta Reale.
L’Infiorata di Noto
L’appuntamento fisso da oltre trent’anni è per il terzo fine settimana di Maggio, quando per via Nicolaci vengono esibite le opere degli artisti floreali: riproduzione di famosi dipinti o originali disegni non importa, ciò che conta è che siano tutti creati dal genio del proprio autore utilizzando petali di fiori.
La festa si è ormai trasformata in un evento imperdibile: la città accogli turisti e visitatori che invadono le strade di Noto per ammirare queste vere e proprie opere d’arte, trionfo di colori e profumi senza pari.
Per chi decide di prenotare qualche alloggio in città sarà bene farlo con qualche settimana d’anticipo visto il grande interesse che l’Infiorata di Noto richiama.
La storia di Noto
I primi insediamenti umani nella zona si fanno risalire ai Siculi in periodo preistorico. In un arco di tempo lungo oltre cinque secoli, si svilupparono piccoli villaggi come la Civiltà di Castelluccio e la Cultura del Finocchito, rese famose nell’antichità per la lavorazione di stoffa e ceramiche. Durante l’avvento dei greci la città iniziò una costante crescita economica e demografica, ma fu dopo l’arrivo dei Romani che Noto si contraddistinse dagli altri centri della Sicilia meridionale: venne infatti proclamata città federata dell’Impero, al pari di Taormina e Messina.
Con la conquista araba della Sicilia, Noto accrebbe ancor di più il proprio prestigio divenendo centro di primaria importanza non solo in Sicilia, ma di tutto il bacino del Mediterraneo. La Sicilia infatti, venne divise in tre diverse zone amministrative e Noto venne posta a capo della zona sud-orientale: la Val di Noto.
In seguito al terremoto del 1693 Noto cambierà radicalmente il suo aspetto. Rasa al suolo dal sisma, la ricostruzione della città avvenne a circa quindici kilometri dal precedente abitato. Il progetto urbano si avvalse di ingegneri stranieri mentre la costruzione degli edifici venne affidata alla migliore manodopera locale. Il risultato che ne derivò è ben visibile ancora oggi: l’espressione urbanistico-architettonica più entusiasmante del barocco siciliano.
Noto di sera
L’atmosfera di Noto è l’ideale per chi cerca una serata tranquilla in una località elegante. Una passeggiata al Corso è l’ideale per coppiette e famiglie, magari gustando un bel gelato vista la qualità dell’artigianato locale.
I ristoranti invece, offrono un’ottima cucina, con un rapporto qualità/prezzo davvero conveniente. Non di rado vengono organizzati concerti, sfilate e spettacoli folkloristici per allietare le spensierate serate di Noto, bella e signorile città di Sicilia.