
Situata nel cuore della Sicilia meridionale, sul promontorio dell’Acremonte, Palazzolo Acreide sta sviluppando nel corso degli ultimi anni un forte incremento turistico. Città di grande interesse culturale, deve la sua fama ai vicini scavi archeologici che hanno riportato alla luce il vecchio sito di Akrai, prima colonia della potente Siracusa.
Grazie ai numerosi edifici in affascinante stile barocco, Palazzolo Acreide è entrata a far parte nella lista del Patrimonio dell’Unesco dal 2002 e per la posizione che occupa, a circa 40 km da Siracusa, può essere un ottimo punto di partenza per gite ed escursioni nei luoghi della Sicilia meridionale.
L’area archeologica di Palazzolo Acreide
Distante circa 15 minuti dal centro storico, la zona archeologica di Palazzolo Acreide conserva i resti di Akrai, primo avamposto siracusano nell’entroterra siculo. Si raggiunge quota 770 metri dal livello del mare, riuscendo a scrutare l’orizzonte fino alla vista dell’Etna. Edificata nel VII secolo a.C. venne riscoperta nel 1800 da studi condotti da un importante barone di Palazzolo Acreide.
La storia di Palazzolo Acreide
Palazzolo Acreide deve la sua genesi alle mire espansionistiche di Siracusa, che nel 664 a.C. la pose al centro dei più importanti assi di trasporto per il controllo delle coste sud-occidentali. E’ in questo periodo che Akrai si distingue nella Sicilia meridionale per importanza e prestigio.
Tuttavia, dal periodo romano si sussegue un progressivo declino fino alla probabile distruzione per opera delle truppe arabe durante la campagna di conquista della Sicilia. Ricostruita intorno ad un castello, nel periodo medievale accresce la sua importanza grazie all’instaurazione degli ordini religiosi.
Il progressivo sviluppo che Palazzolo Acreide stava sviluppando viene però interrotto dal terremoto del 1693. I danni sono ingenti, ma la nuova edificazione urbana conferisce un nuovo fascino alla città, tanto da entrar a far parte del Patrimonio dell’Unesco nel 2002.